Dossier: Yellowjackets e il rifiuto dei boss della HBO a produrla

Le reti televisive rifiutano spesso serie che poi diventano grandi successi. HBO, per esempio, ha una lunga storia di occasioni mancate: negli anni ha detto no a progetti enormi come Mad Men e Breaking Bad, che hanno poi trasformato AMC in un colosso della TV di prestigio.

Più recentemente, ha rifiutato anche Yellowstone, che si è affermata come una delle serie di maggior successo di Paramount. Ma a quanto pare, HBO ha detto no anche a Yellowjackets, che ha poi trovato casa su Showtime. Secondo i creatori della serie, Ashley Lyle e Bart Nickerson, la rete aveva però una motivazione molto specifica per il rifiuto.

In un’intervista del 2022 con Deadline, la Lyle ha raccontato alla giornalista Lynette Rice che il processo di presentazione della serie è stato faticoso, con ben 16 o 17 reti coinvolte. Alla fine, hanno ricevuto offerte da cinque di queste, ma HBO è stata molto chiara sul motivo del rifiuto.

Come ha spiegato Lyle:

“Abbiamo presentato il progetto a 16 o 17 diverse reti. Alla fine, abbiamo ricevuto offerte da cinque di loro. HBO, ad esempio, è stata molto onesta dopo il pitch. Hanno detto che gli piaceva molto, ma avevano già ‘Euphoria’ in sviluppo. E ci hanno detto che probabilmente non avrebbero prodotto due serie con protagonisti adolescenti. Quindi, anche se non l’abbiamo venduta a loro, stavamo comunque ricevendo feedback positivi, e questo è sempre utile quando attraversi questa fatica enorme.”

Anche se Lyle e Nickerson hanno apprezzato la franchezza di HBO, la loro decisione sembra quantomeno strana. Yellowjackets e Euphoria non potrebbero essere infatti più diverse, soprattutto considerando che la prima racconta la storia dei suoi personaggi sia da adolescenti che da adulti.

I creatori di Yellowjackets spiegano la natura della serie

Come sanno bene i fan della serie, la narrazione si sviluppa su due linee temporali. Nel 1996, la squadra di calcio delle Yellowjackets (tra cui Shauna Shipman, Taissa Turner, Misty Quigley, Nat Scatorccio e Lottie Matthews) lotta per sopravvivere dopo un incidente aereo. Dopo 25 anni, le sopravvissute (interpretate da Melanie Lynskey, Tawny Cypress, Christina Ricci, Juliette Lewis e Simone Kessell) cercano di convivere con i traumi del passato.

Ashley Lyle ha sottolineato questa differenza parlando con Lynette Rice:

“Abbiamo sempre visto la serie come qualcosa di molto equilibrato. C’è una differenza tra le serie con protagonisti adolescenti rivolte a un pubblico giovane e quelle destinate a un pubblico adulto. Pensiamo sempre a ‘The Virgin Suicides’, che è una storia su ragazze adolescenti, ma non si percepisce affatto come una serie young adult.”

Lyle ha aggiunto che i network tendono a classificare rigidamente le serie, e questo ha reso la vendita di Yellowjackets più complessa:

“Credo che le reti televisive siano molto attente alla loro identità e non ragionino in modo flessibile. Le serie con adolescenti che vogliono andare oltre il semplice formato young adult spaventano un po’. Non hanno un grande precedente nel settore. Questo è stato uno degli ostacoli principali nel nostro pitching. Alcune reti la vedevano come una serie YA, e non era quello che volevamo. Perciò alla fine abbiamo scelto una rete che capiva la nostra visione.”

Showtime ha fatto la scelta giusta e Yellowjackets continua a crescere

Con Euphoria 3 ancora lontana dall’orizzonte e la terza stagione di Yellowjackets in piena corsa, HBO potrebbe pentirsi della sua decisione. Mentre la mia è solo una speculazione, torniamo ai fatti: la stagione 3 di Yellowjackets ha debuttato il 14 febbraio, e continua a offrire nuovi indizi su uno dei misteri più intriganti della TV.

In un’intervista all’Hollywood Reporter nel giorno del debutto della terza stagione, Ashley Lyle e Bart Nickerson hanno rivelato che questa stagione darà molte più risposte ai fan.

Lyle ha dichiarato:

“Una cosa che posso dire — e non elaborerò oltre — è che alcune cose viste nel trailer hanno attirato molta attenzione, mentre altre che pensavamo avrebbero colpito il pubblico sono passate inosservate.”

E poi ha aggiunto:

“Una delle grandi domande che i fan si pongono da sempre è: cos’hanno fatto là fuori? È una domanda sollevata già nel primo episodio, e posso dire con molta sicurezza che in questa stagione scopriremo molte più risposte.”

Un’ultima curiosità riguarda i titoli degli episodi, che non nascondono indizi particolari:

“Posso dire senza rischio di spoiler che non li abbiamo usati per rivelare segreti. In realtà, avevamo pensato di usarli per ‘depistare’ su un grande evento della stagione, ma alla fine abbiamo cambiato idea.”

Di seguito trovate il full trailer internazionale della terza stagione Yellowjackets:

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