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Titolo originale: The X-Files , uscita: 10-09-1993. Stagioni: 12.

Dossier: William Gibson e lo script di un episodio di X-Files tra i meno amati

25/02/2025 recensione serie tv di Gioia Majuna

Ma tra i preferiti di Gillian Anderson

First Person Shooter (2000) mulder x-files

Nell’episodio di X-Files intitolato “High-tech / First Person Shooter” (andato in onda il 27 febbraio del 2000), Mulder (David Duchovny) e Scully (Gillian Anderson) vengono chiamati a indagare su un videogioco di realtà virtuale apparentemente letale.

I giocatori del gioco, chiamato in modo poco originale First Person Shooter, si imbattono in una sensuale assassina di nome Maitreya (interpretata dalla star dei B-movie Krista Allen), che nessuno ha mai programmato nel gioco.

Il problema? Quando Maitreya uccide qualcuno nel gioco, questi muore anche nella vita reale. Nessuno riesce a spiegare come ciò sia possibile.

Mulder e Scully scoprono una donna nel mondo reale identica a Maitreya, che si rivela essere un’esotica ballerina di nome Jade Blue Afterglow. La donna spiega di essere stata assunta da un’azienda informatica per fornire il suo aspetto al gioco. Nel frattempo, la situazione si complica: i Lone Gunmen (Tom Braidwood, Dean Haglund e Bruce Harwood), amici di Mulder, rimangono intrappolati nel gioco e devono affrontare la letale Maitreya, costringendo Mulder e Scully a entrare nel gioco per salvarli.

I fan di X-Files ebbero così il “piacere” di vedere Duchovny e Anderson con indosso ridicoli costumi da combattimento in stile Matrix.

Si scopre quindi che Maitreya è stata creata da una programmatrice di nome Phoebe (Constance Zimmer) come risposta al mondo ultramaschile dei videogiochi online. Il personaggio doveva essere uno strumento di vendetta femminista. Tuttavia, non viene mai spiegato chiaramente come Maitreya riesca a uccidere nel mondo reale.

Krista Allen in First Person Shooter (2000)“High-tech / First Person Shooter” è considerato uno degli episodi peggiori di X-Files dai fan della serie, principalmente a causa della sua trama insensata. L’episodio cavalcava palesemente l’onda lunga di Matrix, ma il suo tentativo di rappresentare il mondo dei videogiochi risultò inaccurato e forzato.

Il dettaglio più sorprendente? L’episodio è stato co-scritto da William Gibson, autore di classici della fantascienza come Neuromante e Mona Lisa Overdrive, nonché pioniere del movimento cyberpunk. Gibson aveva persino lavorato a una prima bozza di Alien³. Eppure, da una mente così brillante è uscito un episodio sciocco, degno di un B-movie di serie Z.

Ad ogni modo, “High-tech / First Person Shooter” non fu la prima collaborazione di Gibson con X-Files. Lui e il suo partner di scrittura, Tom Maddox, avevano già scritto insieme “Kill Switch” (15 febbraio 1998, stagione 5), un episodio molto più riuscito.

“Kill Switch” raccontava la creazione di una potente e letale Intelligenza Artificiale, capace di eliminare chiunque cercasse di cancellarla. Alla fine dell’episodio, viene suggerito che una coscienza umana venga caricata all’interno dell’A.I., un concetto affascinante per l’epoca. Alla fine degli anni ‘90, l’intelligenza artificiale era vista come un’entità misteriosa e potenzialmente pericolosa, ben prima che diventasse uno strumento delle grandi aziende per rimpiazzare artisti e attori umani.

“Kill Switch” fu ben accolto dal pubblico, grazie ai suoi temi di paranoia e tecnologia fuori controllo, perfettamente in linea con X-Files. Probabilmente, fu proprio il suo successo a spingere Gibson e Maddox a tornare con un secondo episodio. Peccato che “High-tech / First Person Shooter” si sia rivelato un disastro totale.

La villain Krista Allen non risultava affatto spaventosa, e anche la sua controparte nel mondo reale appariva assurda e sopra le righe. Inoltre, X-Filesnon si era mai addentrato così tanto nella fantascienza cyberpunk, e la trama del gioco mortale sembrava fuori luogo nel tono della serie. Era davvero credibile che Fox Mulder fosse un fan degli sparatutto in prima persona? L’episodio sembrava un goffo tentativo di autori di fantascienza “fuori dal giro” di agganciarsi a un trend che non comprendevano davvero.

I fan dell’epoca rimasero increduli nel vedere il nome di William Gibson nei crediti. In “High-tech / First Person Shooter”, non c’era nulla della sua scrittura profonda e visionaria. Il concetto di un personaggio videoludico assassino sembrava più adatto a un episodio di “Piccoli Brividi”.

L’episodio, tuttavia, ha trovato almeno un’ammiratrice: Gillian Anderson.

Secondo The Official Guide to The X-Files Volume 6: All Things di Marc Shapiro, la protagonista si è divertita moltissimo a girare l’episodio. A differenza dei fan, non le importava che la trama fosse assurda e iper-maschilista, né che il personaggio di Krista Allen fosse costruito come un fantasma digitale in abiti fetish.

A Gillian Anderson interessava solo una cosa: poter impugnare pistole, sparare ai cattivi e sentirsi una vera action star. Secondo l’attrice, “High-tech / First Person Shooter” è addirittura il suo episodio preferito di tutta la serie.

Di seguito il promo dell’episodio: