Horror & Thriller

Dossier: IT del 1990 e la descrizione di Pennywise secondo Tim Curry

L'interprete del terribile clown uscito dalla mente di Stephen King parlava dal set della miniserie horror

L’interpretazione di Tim Curry nei panni di Pennywise, il clown danzante, l’antica creatura mutaforma e principale antagonista di It di Stephen King, è considerata una delle più iconiche del genere horror. La sua versione del personaggio ha stabilito un precedente: l’attore ha combinato in modo inquietante dark humor e terrore, amplificando la figura spaventosa del pagliaccio divoratore di bambini.

Essendo un’entità transdimensionale che si nutre esclusivamente di paura, Pennywise esiste per seminare il caos; muta forma, manipola la mente delle sue vittime e sfrutta il terrore per disorientarle. Interpretare un personaggio già reso celebre dal romanzo bestseller non era un compito facile, e Tim Curry aveva una visione molto precisa per il suo ruolo nella miniserie TV del 1990.

Durante le quattro ore di durata, Pennywise commette atti malvagi e terrorizza i bambini di Derry fino a distruggerli psicologicamente. Causa dolore e sofferenza, e lo fa sempre con un sorriso diabolico. La creatura sfrutta le paure più profonde delle persone per trascinarle nella sua tana sotterranea.

In un’intervista pubblicata nel numero 99 di Fangoria Magazine (dicembre 1990), Tim Curry descrivevao la sua visione del personaggio, affermando che il clown era “irredimibile” e “completamente privo di fascino”. Secondo l’attore, Pennywise non ha una vera personalità. È solo puro male.

“Fondamentalmente è solo puro male, davvero, e può anche trasformarsi in varie altre forme, per lo più assumendo l’immagine che terrorizza di più chiunque gli stia davanti. Oppure può seducentemente diventare qualcun altro. A un certo punto si trasforma nel padre morto di qualcuno, in un altro diventa la ragazza di cui l’eroe è innamorato.”

“Non vi dirò in cosa si trasforma alla fine… ma in sostanza è completamente irredimibile; è il tipo di personaggio assolutamente privo di fascino,” ha aggiunto Curry.

L’aspetto più inquietante di Pennywise è la sua capacità di infliggere crudeltà mentale alle sue vittime. La sua attrazione è verso la mente, e Tim Curry trovava questo elemento particolarmente interessante, perché di solito i clown rappresentano l’esatto opposto. Questo clown, però, non ha nulla di rassicurante.

“Ne faccio fuori parecchi qua e là, in un modo o nell’altro,” dichiarava Curry. “Ma Pennywise non è poi così fisico, in realtà: si tratta più che altro di una forma di crudeltà psicologica. La cosa divertente è che un clown è tradizionalmente un’immagine accogliente, rassicurante, allegra, mentre Pennywise non è nessuna di queste cose. Lo immagino sempre come un sorriso andato storto—è questa l’immagine che ho di lui.”

Dopo l’uscita nel 2017 dell’adattamento cinematografico diretto da Andrés Muschietti, l’interpretazione di Curry è stata spesso confrontata con quella di Bill Skarsgård, la cui versione di Pennywise è puro materiale per gli incubi. L’attore ha reso l’entità cosmica ancora più disturbante grazie a tic inquietanti, uno sguardo strabico volontario e un sorriso storto, quasi infantile ma totalmente sinistro, che lo hanno reso ancora più terrificante se possibil.

A differenza di Curry, che ha utilizzato astuzia e un pizzico di ironia per dare vita a Pennywise, Skarsgård ha puntato molto di più sull’orrore puro. Il risultato è che oggi esistono due interpretazioni molto diverse di quello che è probabilmente il più spaventoso boogeyman di tutti i tempi.

Un clip coi momenti più spaventosi di Pennywise:

Share
Published by
Stella Delmattino