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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Daredevil: Born Again , uscita: 04-03-2025. Stagioni: 1.

Daredevil – Rinascita: la recensione dei 9 episodi della serie sul Diavolo di Hell’s Kitchen (su Disney+)

05/03/2025 recensione serie tv di Marco Tedesco

Un ritorno attesissimo quello di Charlie Cox e Vincent D'Onofrio, ma i problemi in fase di produzione hanno avuto ripercussioni importanti sul risultato complessivo

Elden Henson, Charlie Cox, e Deborah Ann Woll in Daredevil Born Again (2025)

Prima o poi diventerà chiaro a tutti che le correzioni dell’ultimo minuto non possono sempre risolvere problemi radicati nella fase di produzione di un dato progetto. Daredevil: Rinascita (Daredevil: Born Again) è forse la dimostrazione più vicina a questa impresa, ma, purtroppo, non è ancora quel giorno.

I Marvel Studios hanno appreso questa lezione in modo doloroso e pubblico col recente Captain America: Brave New World, un film talmente rimaneggiato e privo di personalità da sembrare uscito dalle fredde sale conferenze della Lumon Industries di Scissione. Con il cambio di showrunner a metà produzione, che ha visto Dario Scardapane (The Punisher) prendere in mano le redini della serie, sembrava che anche il nuovo titolo di Disney+ fosse destinato a un destino simile. Ma c’è una buona notizia: il risultato non è così disastroso.

I registi Justin Benson e Aaron Moorehead (The Endless) donano ai loro episodi stile e scelte narrative audaci, mentre Scardapane fa del suo meglio per salvare un progetto che, inizialmente, sembrava non voler abbracciare gli elementi che avevano reso la serie Netflix un cult. Il risultato finale è un prodotto che si colloca a metà tra il tono delle stagioni precedenti e una nuova direzione con una propria identità.

Daredevil - Rinascita (2025) serie posterMarvel ha avuto il merito di riorganizzare la serie durante lo sciopero di sceneggiatori e attori, ripensando il concept originale e prendendo la difficile decisione di rifare tutto da capo. Quando la stagione sarà conclusa, il merito andrà principalmente a Scardapane e al suo team creativo, che hanno evitato un disastro annunciato. Marvel sembra essere d’accordo, visto che ha già dato il via libera a una seconda stagione, ancora sotto la guida di Scardapane.

Per i fan che volevano solo rivedere Charlie Cox nei panni di Matt Murdock/Daredevil, Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk/Kingpin, e il ritorno di Deborah Ann Woll e Elden Henson nei panni di Karen Page e Foggy Nelson, la serie sarà più che sufficiente.

Ma giudicandola nel suo insieme? Nemmeno tutto lo scotch, la colla Pritt e i colpi di scena di Kevin Feige possono nascondere le crepe che emergono man mano che la stagione avanza.

Nonostante le preoccupazioni sui reshoot, Daredevil: Rinascita inizia con una base solida. Il primo episodio, diretto da Benson e Moorehead, trova un delicato equilibrio tra omaggio alla serie Netflix (con dialoghi che menzionano direttamente la nostalgia di Hell’s Kitchen) e un nuovo approccio narrativo.

La sigla stessa, con icone che si sgretolano e un inquietante tema musicale di John Andrew Grush e Taylor Newton Stewart (i Newton Brothers), dichiara fin da subito che questa è una serie diversa.

La trama entra nel vivo con un significativo salto temporale, concentrandosi sulla campagna elettorale di Wilson Fisk per diventare sindaco di New York. I riferimenti alla politica reale sono evidenti: ci sono paralleli con Donald Trump ed Eric Adams, e la serie sottolinea le similitudini tra Matt e Fisk, entrambi uomini con doppie identità. Scene già molto pubblicizzate, come il loro incontro in un diner o le sessioni di terapia tra Fisk e Vanessa (Ayelet Zurer), aggiungono profondità alla narrazione.

Sorprendentemente, l’assenza di scene d’azione nei primi episodi risulta un punto di forza: invece di combattere in costume, la serie si prende il tempo per esplorare le motivazioni dei personaggi. Anche se alcuni elementi sembrano riciclati dalle stagioni 2 e 3 (Matt che si ritira nuovamente dalla sua identità da vigilante?), il cast di nuovi personaggi porta un’energia diversa: Nikki M. James nei panni dell’ADA Kirsten McDuffie, Margarita Levieva come Heather Glenn (nuovo interesse amoroso di Matt), Michael Gandolfini nel ruolo del giovane stratega politico Daniel Blake, e Clark Johnson nei panni dell’investigatore privato Cherry.

Un aspetto particolarmente riuscito è l’attenzione alla prospettiva dei cittadini comuni, un elemento spesso trascurato nel Marvel Cinematic Universe. Matt ascolta di nascosto le conversazioni della gente su Fisk, mentre segmenti giornalistici alla Spider-Man di Sam Raimi danno spazio ai newyorkesi per esprimere opinioni sul loro futuro sindaco.

vincent d'onofrio in Daredevil Born Again (2025)Purtroppo, nonostante gli sforzi, i problemi strutturali di Daredevil: Rinascita emergono chiaramente col proseguire dei nove episodi. Scardapane e il suo team fanno miracoli per tenere il progetto in carreggiata, ma persino uno spettatore distratto noterà i limiti delle riprese aggiuntive. L’uso ricorrente degli stessi sei o sette set evidenzia la necessità di tagli al budget, facendo sembrare la serie più piccola e meno ambiziosa rispetto alla versione Netflix.

Anche la trama risente di queste incongruenze: personaggi e sottotrame vengono introdotti e abbandonati senza una vera risoluzione. Hunter Doohan nei panni di Muse, un serial killer ispirato a Banksy, appare solo per pochi episodi prima di scomparire. Allo stesso modo, l’eroe latino White Tiger (Kamar de los Reyes) non ha abbastanza spazio per lasciare il segno. E mentre l’ascesa di Fisk al potere sembra la trama principale, la rivelazione finale del suo piano risulta deludente.

Alla fine, per una serie che dovrebbe esaminare il ruolo dei vigilanti e il sistema legale fallimentare, Daredevil: Rinascita finisce per essere un’ulteriore vittima degli errori classici di Marvel. Non riesce a evitare camei forzati e riferimenti all’universo condiviso, ora che è ufficialmente parte del MCU. Anche gli spunti sociali, come brutalità della polizia e sistema carcerario difettoso, sembrano più accenni superficiali che riflessioni approfondite.

Dopo tutto l’hype sulla rinascita del Diavolo di Hell’s Kitchen, il ritorno di Daredevil si rivela quindi meno trionfale del previsto. Charlie Cox e Vincent D’Onofrio continuano a incarnare perfettamente i loro ruoli, e la Marvel ha chiaramente piani a lungo termine per loro. Ma dopo tanta attesa, il pubblico deve ancora una volta accontentarsi e sperare che la prossima stagione sia finalmente quella giusta.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Daredevil – Rinascita, su Disney+ il 5 marzo: