Voto: 5/10 Titolo originale: The Alto Knights , uscita: 14-03-2025. Budget: $45,000,000. Regista: Barry Levinson.
The Alto Knights: la recensione del film di gangster col doppio Robert De Niro
19/03/2025 recensione film The Alto Knights - I due volti del crimine di Marco Tedesco
Barry Levinson cerca Scorsese, ma trova solo una pallida imitazione

The Alto Knights – I due volti del crimine, diretto da Barry Levinson, aveva il potenziale per essere un degno omaggio ai grandi gangster movie, un ritorno al cinema di una volta con la firma di un regista esperto e un attore leggendario come Robert De Niro.
Tuttavia, il film si perde nella sua disperata voglia di imitare Martin Scorsese, senza mai riuscire a catturarne la profondità e il genio narrativo. Il film segue il tentato omicidio del gangster Frank Costello (De Niro), orchestrato dal suo ex socio Vito Genovese (sempre interpretato da De Niro) tramite il violento Vincent Gigante (Cosmo Jarvis, in una performance esagerata e grottesca).
Dopo essere sopravvissuto, Frank decide di ritirarsi dal crimine ma prima pianifica una vendetta contro il suo ex amico, che desidera disperatamente il controllo dell’impero mafioso. La tensione cresce durante una cruciale scena in tribunale, in cui Costello, invece di invocare il Quinto Emendamento, decide di testimoniare, mentre Genovese assiste furioso alla televisione, rendendo chiaro che la resa dei conti è imminente. Tuttavia, il film non sfrutta adeguatamente questa tensione, limitandosi a essere un’operazione di copia e incolla del cinema di Scorsese.
Definirlo “The Irishman se lo ordini su Temu“ è probabilmente la descrizione più accurata per questo gangster movie senz’anima. Levinson ha dimostrato di saper maneggiare il genere con Bugsy e ha collaborato diverse volte con De Niro, dirigendolo in Sleepers, Sesso & potere, The Wizard of Lies.
Proprio in quest’ultimo, l’attore ha dato una delle sue performance più intense, e c’era una concreta possibilità che la sua doppia interpretazione in The Alto Knights potesse essere all’altezza. Tuttavia, nonostante il carisma e la presenza scenica di De Niro, il film non riesce mai a elevarsi.
Le protesi esagerate utilizzate per distinguere i due personaggi appesantiscono la narrazione, e la sceneggiatura di Nicholas Pileggi non riesce a offrire una vera introspezione psicologica sui due protagonisti.
Il tentativo di umanizzare i gangster attraverso le loro mogli, Bobbie Costello (Debra Messing) e Anna Genovese (Kathrine Narducci), si rivela poco convincente.
La Narducci riesce a dare una certa profondità al suo personaggio, ma il film abbandona completamente la sua storyline senza darle una degna chiusura. La Messing, invece, è malamente caratterizzata e non aggiunge nulla di significativo al viaggio emotivo di Costello. Anche su questo punto, The Alto Knights non riesce a reggere il confronto con The Irishman, in cui le relazioni familiari erano trattate con uno spessore emotivo autentico.
Ma il vero problema del film è che non ha un’identità propria. Scorsese non è replicabile, e chiunque abbia provato a copiare il suo stile si è ritrovato con prodotti piatti e privi di originalità (ricordiamo il disastroso Gotti del 2018?). Levinson prende in prestito tutti gli elementi tipici del cinema di Scorsese: voiceover, tracking shots, colonne sonore vintage, affiliazioni tra clan mafiosi e dialoghi lunghi e verbosi. Ma senza il tocco personale del maestro, tutto appare solo come un collage di cliché, senza un vero cuore narrativo.
Il fallimento di The Alto Knights trova una spiegazione nel fatto che si tratta di un progetto fortemente voluto da David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, noto per le sue decisioni controverse nel settore cinematografico. La sua influenza potrebbe aver limitato Levinson, impedendogli di infondere nel film lo stesso carattere e la stessa energia che aveva messo in Bugsy.
Solo nelle sequenze finali, quando si allontana dagli stilemi scorsesiani, The Alto Knights riesce a trovare un po’ di vitalità e coinvolgimento. Purtroppo, è troppo tardi per salvarlo.
The Alto Knights non è un film orribile, ma è un’occasione sprecata. De Niro è sempre magnetico, il montaggio dona ritmo alla narrazione, ma la sensazione di déjà-vu è insopportabile. Se vuoi fare un film alla Scorsese, allora devi coinvolgere Scorsese. Chiunque altro rischia di ritrovarsi con un’opera che sembra solo una copia mal riuscita di un classico.
Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di The Alto Knights, nelle sale italiane dal 20 marzo:
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