Horror & Thriller

Riflessione: The Substance e l’ostracismo dell’Academy verso il cinema horror

Demi Moore potrebbe infrangere un tabù che dura da sempre a Hollywood

“Un momento che ha lasciato il pubblico senza fiato”, ha scritto Today. “Un’inaspettata rivelazione emotiva nella sua carriera”, secondo l’ndependent. Ma questi elogi non riguardavano solo la sua straordinaria interpretazione in The Substance, il body horror satirico diretto da Coralie Fargeat.

La Moore, nel ruolo di Elisabeth Sparkle, una ex star premio Oscar costretta a distruggere il proprio corpo per mantenere la giovinezza, offre una performance di feroce intensità, toccando corde profonde che risuonano con milioni di donne nel mondo dello spettacolo e non solo. La scena in cui dà letteralmente alla luce Margaret Qualley sembra uscita direttamente da un film di David Cronenberg, eppure è solo il punto culminante di un viaggio di trasformazione terrificante e commovente.

Eppure, i commenti più entusiastici non erano per la sua performance, ma per il suo discorso ai Golden Globes, dopo aver vinto il premio come Miglior Attrice in un film “musical o commedia” (pur essendo The Substance intriso di un umorismo nero decisamente macabro).

Un horror può vincere l’Oscar?

Fino a quel momento, Demi Mooore non era neanche considerata una candidata sicura agli Academy Awards, semplicemente perché l’Academy ha sempre avuto un pregiudizio nei confronti dell’horror.

Basta chiedere a Lupita Nyong’o, ignorata per la sua doppia performance in Noi nel 2020, o a Toni Collette, snobbata l’anno prima per il suo ruolo magistrale in Hereditary. Eppure, chiunque abbia visto quei film sa che la Collette ha fornito una delle migliori interpretazioni del decennio.

L’Academy ha sempre avuto una storica antipatia per il genere horror, riservando le nomination ai cosiddetti Oscar movies—film drammatici, biopic, storie di guerra e period drama.

Ma forse qualcosa sta cambiando.

I rari casi in cui l’horror è arrivato agli Oscar

Prima che The Substance ottenesse le sue meritate nomination come Miglior Film e Miglior Regia, solo 6 film più o meno horror erano mai stati candidati per il Miglior Film:

  • L’esorcista (1973)
  • Lo squalo (1975)
  • Il silenzio degli innocenti (1991)
  • Il sesto senso (1999)
  • Il Cigno Nero (2010)
  • Scappa – Get Out (2017)

Solo Il silenzio degli innocenti ha vinto, e anche in quel caso è stato promosso come thriller psicologico, per evitare l’etichetta di film dell’orrore.

Eppure, Hitchcock fu candidato per Psycho (1960), anche se l’Academy si rifiutò di nominarlo come Miglior Film, preferendo titoli oggi ampiamente dimenticati come Il Figlio di Giuda e Figli ed Amanti.

L’horror, insomma, è sempre stato un genere ghettizzato, con rare eccezioni come Kathy Bates in Misery non deve morire(1990), una delle poche attrici a vincere un Oscar per un ruolo da brividi.

Cosa sta cambiando a Hollywood?

Negli ultimi anni, l’Academy ha subito una trasformazione generazionale e culturale.

Dopo il movimento #OscarsSoWhite del 2015, l’Academy ha cercato di diventare più inclusiva non solo sul piano della diversità, ma anche sul piano generazionale. Centinaia di vecchi membri, che non avevano più lavorato nel settore da decenni, hanno perso il diritto di voto, mentre nuove voci più giovani e internazionali sono state accolte.

Il risultato?

  • Black Panther è stato il primo cinecomic candidato come Miglior Film;
  • Parasite è diventato il primo film non in lingua inglese a vincere l’Oscar;
  • Everything Everywhere All at Once ha stravinto nel 2023, dimostrando che la fantascienza e il multiverso possono essere presi sul serio

In questo nuovo contesto, Demi Moore potrebbe davvero vincere l’Oscar, non solo per il suo talento, ma perché il modo in cui Hollywood vede l’horror sta cambiando.

Demi Moore contro i pregiudizi di Hollywood

Se vincesse, sarebbe anche una rivincita personale.

Nel suo discorso ai Golden Globes, Moore ha raccontato di come, all’apice della sua carriera negli anni ‘90, fosse spesso trattata con sufficienza e considerata una “attrice da popcorn”.

Eppure, ha dimostrato di essere molto più di una star da blockbuster. Un Oscar per The Substance cancellerebbe ogni dubbio sul suo talento, e potrebbe finalmente distruggere il pregiudizio che lega il concetto di “Oscar movie” solo a determinati generi.

Gli ultimi ostacoli

Ovviamente, la resistenza nei confronti dell’horror non è del tutto scomparsa.

Un membro anonimo dell’Academy ha dichiarato a Variety:

“The Substance era disgustoso, esagerato, e non credo che Demi fosse niente di speciale. Lo detesto.”

Alcuni critici hanno persino detto di essere troppo sopraffatti da sangue, lattice e corpi smembrati per poter valutare la performance di Demi Moore.

Eppure, tutto questo non ha impedito a Coralie Fargeat di ottenere nomination per Miglior Sceneggiatura, Miglior Regia e Miglior Film.

Un cambiamento inevitabile

Se Demi Moore dovesse vincere l’Oscar, non sarebbe solo una vittoria personale, ma un segnale chiaro che Hollywood sta cambiando.

L’horror non è più un genere di serie B, e gli Oscar devono riconoscere il suo valore.

Se The Substance è stato nominato, perché non potrebbe vincere?

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di The Substance:

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Published by
Gioia Majuna