Forse il passato recente ha insegnato qualcosa allo studio
Sono trascorsi quasi cinque anni dall’uscita di Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, un film che ha chiuso la trilogia sequel con un finale che ha diviso fan e critica. Da allora, il franchise ha vissuto una fase di riflessione, segnata da successi televisivi su Disney+ come The Mandalorian, ma da un’incertezza crescente sul lato cinematografico. Ora, con diversi progetti di lungometraggi in sviluppo, Disney e Lucasfilm stanno cercando di costruire un nuovo futuro, imparando, si spera, dalle difficoltà del passato.
Inizialmente, Disney aveva previsto due nuovi film di Star Wars per il 2026: uno a maggio e un altro a dicembre. Tuttavia, la data di dicembre è stata recentemente riassegnata a L’era glaciale 6, lasciando un unico film della galassia lontana per quell’anno. Una decisione prudente, considerando che l’eccesso di contenuti è stato un problema per il franchise in passato.
La lezione appresa è chiara: evitare di affrettare i progetti. Presentare due film di Star Wars a pochi mesi di distanza nel 2026 avrebbe ricordato troppo la strategia fallimentare del passato. Anche il Marvel Cinematic Universe sta rallentando la produzione per concentrarsi sulla qualità, una mossa che Lucasfilm farebbe bene a seguire. Un anno di distanza tra un film e l’altro consente al pubblico di recuperare entusiasmo e agli autori di perfezionare le storie.
Simon Kinberg, creatore di X-Men: Giorni di un futuro passato, sta sviluppando una nuova trilogia che riprenderà gli eventi successivi a L’ascesa di Skywalker. Dave Filoni, la mente dietro The Clone Wars e The Mandalorian, sta lavorando a un film che concluderà le trame della serie e dei suoi spin-off. James Mangold, regista di Logan, è impegnato su un progetto ambientato migliaia di anni prima della trilogia originale, mentre Sharmeen Obaid-Chinoy (Ms. Marvel) guiderà un film che segnerà il ritorno di Daisy Ridley nei panni di Rey, intenta a fondare un nuovo Ordine Jedi.
Lucasfilm deve affrontare il ritorno di Star Wars al cinema con estrema cautela. Dopo l’entusiasmo generato da Il risveglio della Forza – che beneficiò di una pausa di 10 anni dopo La vendetta dei Sith – è chiaro che il pubblico ha bisogno di tempo per desiderare nuovi capitoli della saga. Due film all’anno rischiano di saturare l’interesse e aumentare la probabilità di un altro fallimento significativo.
La prima occasione per testare questa strategia sarà il 22 maggio 2026, quando arriverà in sala The Mandalorian and Grogu. Questo film, diretto da Dave Filoni, rappresenterà un punto di svolta per il franchise, riunendo le storie delle serie Disney+ in un unico capitolo cinematografico. Oltre a questo progetto, il futuro rimane incerto, con molte idee in sviluppo ma poche certezze sul loro completamento.
Un possibile modello da seguire è quello di Rogue One: A Star Wars Story (2016), che ha incassato oltre 1 miliardo di dollari e ha dato vita alla serie spin-off Andor, acclamata dalla critica. Se Lucasfilm riuscirà a replicare questo equilibrio tra innovazione e rispetto per l’eredità della saga, Star Wars potrebbe tornare a dominare il grande schermo.
Per ora, la chiave è la pazienza. Consentire agli autori di sviluppare storie di qualità e dare al pubblico il tempo di rinnovare il proprio entusiasmo sono i passi necessari per garantire un futuro luminoso a Star Wars. Come si è visto con Gli ultimi Jedi e Solo, le scorciatoie non funzionano, e l’universo creato da George Lucas merita ben di più.
Di seguito il trailer della prima stagione di The Mandalorian: