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Voto: 6/10 Titolo originale: Harry Potter and the Half-Blood Prince , uscita: 15-07-2009. Budget: $250,000,000. Regista: David Yates.

Riflessione: Harry Potter e il principe mezzosangue, come sprecare i momenti chiave

20/02/2025 recensione film di Stella Delmattino

Un sesto capitolo visivamente straordinario ma narrativamente imperfetto

Harry Potter e il principe mezzosangue film 2009

Uno dei grossi problemi nell’affrontare la saga cinematografica di Harry Potter è capire quanto questi film funzionino come opere autonome, al di là della loro fedeltà ai romanzi e dell’eredità culturale che li accompagna.

L’adattamento di una serie di libri così vasta presenta sfide inevitabili: la compressione di migliaia di pagine in lungometraggi da due ore impone tagli drastici, l’omissione di sottotrame e il rischio di lasciare dettagli fondamentali poco sviluppati.

Se la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson riusciva a bilanciare questi aspetti grazie a una visione unitaria e una regia potente, la serie di Harry Potter mostra spesso i limiti di un progetto frammentato, affidato a registi diversi con stili differenti.

La saga ha pregi evidenti, come la costruzione di un mondo cinematografico solido e l’evoluzione dei suoi personaggi, ma anche problemi strutturali, che emergono con maggiore forza nel sesto capitolo: Harry Potter e il Principe Mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince) del 2009.

Tra bellezza visiva e mancanza di tensione

Il film, diretto da David Yates, riprende la storia con Hogwarts sotto massima sicurezza, mentre i Mangiamorte intensificano i loro attacchi. Una misteriosa barriera magica (mai spiegata nel film …) protegge la scuola, ma il giovane Draco Malfoy (Tom Felton) è incaricato di eliminarla per permettere l’ingresso dei seguaci di Voldemort.

Harry Potter e il principe mezzosangue film posterNel frattempo, Silente (Michael Gambon) cerca di scoprire il segreto per sconfiggere definitivamente il Signore Oscuro. Per farlo, coinvolge Harry (Daniel Radcliffe) in una missione per avvicinare Horace Lumacorno (Jim Broadbent), un ex professore che potrebbe conoscere informazioni chiave su Voldemort. Parallelamente, la pellicola dà ampio spazio alle dinamiche sentimentali tra Hermione (Emma Watson) e Ron (Rupert Grint), mostrando il crescente tormento della ragazza per i sentimenti che prova.

Dopo L’Ordine della Fenice, Yates aveva ormai una visione più chiara del progetto, con la possibilità di superare gli errori del passato e dare alla saga un respiro più cinematografico. Il risultato finale, però, è altalenante.

Atmosfere, estetica e alcuni momenti di puro cinema

Se visto come parte di una saga più ampia, Il Principe Mezzosangue funziona perfettamente. È visivamente sbalorditivo, grazie alla fotografia di Bruno Delbonnel, e riesce a evocare un’atmosfera gotica e avvolgente, con scenari che rendono perfettamente il senso di minaccia crescente.

Le interazioni tra gli studenti sono scritte con un realismo accattivante, e la sottotrama romantica tra Hermione e Ron, pur non essendo centrale, ha una sua efficacia emotiva. Ci si sente parte di questo mondo, e i momenti di leggerezza contribuiscono a rendere i personaggi ancora più vivi.

Dal punto di vista cinematografico, ci sono scene straordinarie. Le sequenze dei ricordi di Voldemort, in cui si scopre la sua ossessione per gli Horcrux, sono visivamente suggestive e ipnotiche, grazie a un affascinante effetto liquido che trasforma i flashback in esperienze immersive.

Un altro momento iconico è la spedizione nella caverna, dove Harry e Silente cercano uno degli Horcrux. La sequenza è carica di tensione, culminando in uno dei migliori jump scare della saga e in un incantesimo di fuoco visivamente mozzafiato.

Ma se queste scene funzionano alla grande, il film nel suo complesso ha problemi di ritmo e struttura, che ne limitano l’efficacia.

Una storia che fatica a decollare

Uno dei limiti principali di Il Principe Mezzosangue è la mancanza di urgenza narrativa. La prima metà del film si perde in lunghi momenti di preparazione, dilungandosi nel costruire l’atmosfera senza mai arrivare a una vera svolta. Quando finalmente il conflitto prende forma, il minutaggio è quasi scaduto.

Harry Potter e il principe mezzosangue film 2009 grintInoltre, la pellicola spreca alcuni dei suoi elementi più interessanti.

  • Severus Piton (Alan Rickman), il cui doppio gioco è uno dei colpi di scena più importanti della saga, viene rivelato come alleato di Voldemort fin dalla prima scena. Questo annulla completamente la tensione sul suo ruolo, privando il film di un’importante componente di mistero.
  • La rivelazione del Principe Mezzosangue viene trattata in modo talmente marginale che perde completamente il suo impatto.
  • Draco Malfoy è sottoutilizzato: la sua missione di assassinare Silente aveva un potenziale drammatico enorme, ma il film si limita a mostrarlo tormentato nei corridoi senza mai approfondire davvero il suo conflitto interiore.

Tutto ciò porta a una conclusione emotivamente efficace ma drammaticamente fiacca. La morte di Silente, pur essendo un momento potente, non ha il peso che dovrebbe avere, perché il film non ha costruito la tensione necessaria per renderla devastante.

Un capitolo visivamente straordinario, ma narrativamente imperfetto

Harry Potter e il Principe Mezzosangue rappresenta allora un perfetto esempio di ciò che la saga fa bene e di ciò che continua a sbagliare. Visivamente è uno dei film più belli della serie, e alcune scene funzionano magnificamente. Tuttavia, a livello narrativo ha problemi di ritmo e di gestione della suspense, risultando troppo lento nella prima parte e troppo frettoloso nella seconda.

Il film è un piacere se si è già coinvolti nella storia, ma come esperienza cinematografica fatica a sostenersi da solo. Ancora una volta, la saga dipende troppo dalla conoscenza pregressa dei libri, lasciando intuire che molti dei dettagli più importanti siano più chiari sulla pagina che sullo schermo.

Di seguito trovate i primi 10 minuti di Harry Potter e il principe mezzosangue: