Un’edizione rinnovata che punta sui grandi autori, bilancia comics e games e guarda al futuro con nuovi obiettivi, ma le cose da migliore non sono poche
Il 22-23-24 novembre scorsi si è tenuta la nuova edizione del Cartoomics all’interno della Games Week (MGW&CMX), e come ormai da qualche anno accade la fiera del fumetto milanese è stata inserita all’interno della Games Week, dunque è stata spostata a neanche un mese da Lucca Comics & Games, anziché marzo.
Dopo anni in cui la parte comics faticava a trovare il suo spazio perché fagocitata dalla quella dei games, sembra che con quest’anno la manifestazione abbia aggiustato il tiro e abbia dato il giusto spazio anche alla parte dei comics. Anzi, a essere onesti, ho trovato la zona games in qualche modo sottotono o perlomeno depotenziata rispetto allo scorso anno. Sicuramente la presenza delle case editrici e di una artist alley ha reso la fiera degna di essere considerata una vera e propria fiera del fumetto.
Forse il passo successivo potrebbe essere quello di creare una mostra espositiva, sempre che poi il risultato non diventi quello di una mera esposizione di stampe, e non di originali, di tavole o di disegni o di oggettistica varia, come sta accadendo in pseudo fiere del fumetto organizzate in piccole città, quando va bene, o in paesi sperduti. Ricordo la Cartoomics quando era ancora nella vecchia fiera di Milano dove potevi perderci perfino una giornata intera, tante che erano, a vedere le tavole originali esposte prima di accedere agli stand degli editori e dei commercianti.
Gli spazi costano e sicuramente questo finisce per influenzare gli stand dei privati che presenziano la fiera. La maggior parte di questi sono ormai dediti alla oggettistica/gadget a tema manga; questo ormai è l’andazzo da anni. In questa edizione pure uno stand da parrucchiere per cosplay (!)
Tornando invece al lato fumetto, è innegabile che la parte del leone l’ha fatta Saldapress, J-pop, Gigaciao e Panini Comics, i quali hanno portato diversi importanti autori che neanche a Lucca si son mai visti.
Iniziamo da Saldapress che ormai con l’universo Energon, iniziato a Bergamo Comicon (che quest’anno incredibilmente non ci ha concesso i pass stampa, confidiamo però nel prossimo) e che a Milano portava una edizione speciale in solo cento copie numerate di Transformers vol.1, è riuscita a creare un fandom italiano che (forse) nessuna altra casa editrice italiana sarebbe riuscita in questa impresa, come anche ribadito di persona a Francesco Gualdi, la persona che oggi si occupa di tutta la parte social di Saldapress dopo Jacopo Masini ora in Coconino Press.
L’autore internazionale che hanno portato è stato Martin Simmonds, autore di Universal Monster: Dracula per la casa editrice di Reggio Emilia e di alcune delle più belle cover per Marvel e DC degli ultimi anni, il quale per tre giorni si è prodigato in lunghe sessioni di firmacopie; pure il primo giorno che a causa di un errore erano state prese le prenotazioni su due orari quando in realtà il venerdì vi era soltanto la sessione pomeridiana e non anche mattutina: dico solo che in orario di chiusura fiera era ancora a disegnare. Oltre a lui, Daniele Di Nicuolo, Andrea Milana e Marco Ferrari, bellissimi sketch quest’ultimo.
Anche J-pop, la casa editrice di manga di Milano, ha portato un ospite davvero importante: Hiroyuki Eto, ovvero l’autore di Guru Guru il girotondo della magia.
Così come Shizuka, l’autore del bellissimo Blue Giant, ospite lo scorso anno, anche Eto si è dimostrato felice e particolarmente coinvolto dal clima di festa tributatogli degli appassionati. Il maestro realizzava dei piccoli doodle su una stampa in A5 realizzata apposta per l’evento. Per il firmacopie era richiesto l’acquisto della divertente variant di Guru Guru, peccato non fosse possibile farla firmare da Eto.