Non Aprite Quella Porta: in vendita i diritti sulla saga con Leatherface e i Sawyer
22/03/2025 news di William Maga
Verve cerca partner per rilanciare il franchise a livello multimediale

Verve, l’agenzia che rappresenta i diritti del franchise di Non Aprite Quella Porta (The Texas Chainsaw Massacre) dal 2017, è attualmente al centro di un’intensa attenzione da parte di studios e filmmaker interessati a rilanciare una delle proprietà horror più longeve e iconiche del cinema. In un mercato cinematografico sempre più assetato di franchise consolidati, soprattutto nel genere horror, non sorprende che le motoseghe stiano tornando ad affilarsi.
Verve ha confermato a Deadline: “Verve rappresenta l’eredità di Non Aprite Quella Porta e sta sviluppando una strategia multimediale per questo franchise horror seminale.”
Ha inoltre precisato che “non è stato ancora sottoposto ufficialmente il progetto a registi, produttori o acquirenti. Poiché si tratta di una proprietà così importante e iconica, sono i pacchetti a essere proposti anticipatamente a Verve.”
Tra i primi nomi a emergere vi è quello di JT Mollner, regista di Strange Darling, e del produttore Roy Lee. Il loro recente thriller indipendente ha incassato 3 milioni di dollari e vanta un impressionante 96% su Rotten Tomatoes. A quanto pare, se Mollner dovesse scrivere una sceneggiatura, Glen Powell, protagonista di Top Gun: Maverick, sarebbe interessato a leggerla.
È presto per certezze, ma un eventuale sodalizio Mollner-Powell potrebbe risultare una combinazione intrigante per riportare in vita Leatherface.
Anche Lionsgate, A24 e Neon stanno sondando il terreno. Quest’ultima, reduce dai successi di Longlegs, The Monkey e dal prossimo Keeper, potrebbe cogliere quest’occasione come la prossima grande scommessa horror.
A gestire la produzione c’è Exurbia Films, con Pat Cassidy, Ian Henkel e Kim Henkel (co-creatore del film originale) coinvolti come produttori. L’estate è rappresentata legalmente dall’avvocato Marios Rush.
Nata dal genio disturbante di Tobe Hooper e Kim Henkel, la pellicola originale del 1974 fu un’impresa assoluta: girata con attori sconosciuti, sotto un sole implacabile e con un budget di soli 140.000 dollari, ispirandosi liberamente a criminali reali come Ed Gein e Elmer Wayne Henley. Quel film rappresentò un’esperienza traumatica per molti spettatori, e nessuno dei nove sequel o reboot successivi è riuscito a ricreare la follia allucinatoria e disturbante del primo capitolo.
Non Aprite Quella Porta fu finanziato da avvocati locali e amici, distribuito dalla stessa compagnia di Gola Profonda, e alla fine incassò 31 milioni di dollari a livello globale. Tuttavia, dopo una lunga battaglia legale, emerse che solo 8.100 dollari furono spartiti tra i 20 membri del cast e della troupe.
Nonostante ciò, Non Aprite Quella Porta diede il via alla carriera di Hooper, tanto da attirare l’attenzione di Steven Spielberg, che gli offrì la regia di Poltergeist – sebbene ancora oggi ci sia dibattito su chi abbia davvero diretto il film.
La saga, nel corso degli anni, si è ampliata fino a includere nove film, due videogiochi, fumetti, un romanzo e incassi complessivi per oltre 252 milioni di dollari. L’ultimo capitolo risale al 2022. E adesso, il franchise è di nuovo sul mercato, pronto a essere rilanciato.
Chiunque metta le mani sulla prossima iterazione di Leatherface, avrà tra le mani una delle eredità più oscure, controverse e mitiche dell’horror americano. Ma una cosa è certa: è difficile che un nuovo capitolo riesca davvero a raggiungere la soglia di terrore e disagio posta dal capolavoro originale del 1974. Quella pellicola non solo ha riscritto le regole del genere, ma continua a rappresentare un incubo cinematografico irripetibile.
Il trailer di Non Aprite Quella Porta in 4K:
© Riproduzione riservata