Voto: 6/10 Titolo originale: Novocaine , uscita: 12-03-2025. Budget: $18,000,000. Regista: Robert Olsen.
Mr. Morfina: la recensione del film immune al dolore di Berk e Olsen
26/03/2025 recensione film Mr. Morfina di Marco Tedesco
Jack Quaid e Amber Midthunder sono al centro di un action simpatico, ma che osa troppo poco

Mr. Morfina (Novocaine) è uno di quei rari film d’azione a medio budget che riescono a farsi notare, pur senza ambire a diventare fenomeni culturali. Diretto da Robert Olsen e Dan Berk, già autori del cult Villains, parte da un’idea originale e presenta elementi da Die Hard, Crank e persino Saw, ma si ferma un passo prima dal diventare davvero memorabile.
La storia segue Nathan Caine (Jack Quaid), assistente direttore di banca affetto da una rara condizione genetica che gli impedisce di provare dolore, caldo o freddo. L’incontro con la nuova impiegata Sherry (Amber Midthunder) dà vita a una tenera connessione, ma l’idillio viene interrotto da una rapina in banca. Sherry viene presa in ostaggio da tre criminali, e Nathan è costretto a reagire, sfruttando la propria condizione come arma.
Con una premessa così e due registi noti per il gusto per l’assurdo, ci si potrebbe aspettare un film più folle, più cruento, più bizzarro. Le sequenze promozionali — come Nathan che infila la mano in una friggitrice — promettevano un livello di body horror ben più alto di quello effettivamente presente. Il film, invece, si mantiene piuttosto sobrio nei toni, e questa moderazione lo rende più godibile che memorabile. La mancanza di audacia nel superare i propri limiti rappresenta il vero freno di Mr. Morfina, che resta un film piacevole ma non rivoluzionario.
Ciò che lo rende comunque degno di nota è il ritorno a un tipo di cinema action con idee, sempre più raro nel panorama odierno dominato da franchise. Jack Quaid è il cuore pulsante del film: nei panni di Nathan, incarna perfettamente l’eroe improbabile, un uomo comune che affronta un’eccezionale situazione con crescita, umanità e umorismo. Quaid riesce a rendere credibile l’evoluzione del personaggio da impiegato timido a combattente risoluto, mantenendo un tono ironico e accessibile.
Accanto a lui, Amber Midthunder e Jacob Batalon offrono performance convincenti. L’attrice di Prey sorprende per intensità e carisma, soprattutto nel terzo atto, mentre Batalon aggiunge leggerezza nell’archetipico ruolo del “tizio sulla sedia”. Entrambi riescono a rendere credibili i rispettivi personaggi anche quando la sceneggiatura li spinge in direzioni inattese.
L’elemento narrativo più interessante è l’uso della disabilità come superpotere. Questo consente di empatizzare subito con Nathan e di rendere più coinvolgente una trama altrimenti piuttosto lineare. Mr. Morfina, infatti, si muove su binari classici: salvataggio, inseguimenti, combattimenti. Ma riesce a inserire variazioni interessanti, anche se mai davvero sovversive.
Il lato comico, invece, risulta meno riuscito. Le battute, pur recitate con brio, raramente fanno ridere davvero. I momenti visivi – come le gag fisiche o le scene d’azione più estreme – funzionano meglio dell’umorismo verbale, che tende al banale. Un maggiore coraggio anche sul piano della scrittura comica avrebbe giovato.
Dal punto di vista registico, Olsen e Berk mantengono un ritmo serrato. La narrazione non si dilunga, consapevole della fragilità della propria premessa. Alcune sequenze d’azione sono ben congegnate e inventive: una coinvolge del vetro in modo originale, un’altra si conclude con una freccia che trapassa le ginocchia di Nathan, mentre un’altra ancora presenta un’inquietante ferita al polso. In questi momenti, il film trova la sua voce e regala al pubblico delle vere scariche di adrenalina.
Tuttavia, nonostante questi picchi, Mr. Morfina resta un’opera che si accontenta. Pur avendo in mano tutti gli ingredienti per diventare un piccolo cult, sceglie la strada più sicura. Eppure, in un’epoca in cui le grandi produzioni sembrano essere l’unica via per il successo, vedere un prodotto che osa proporre un’idea nuova – per quanto imperfetta – è sempre un sollievo.
Insomma, Mr. Morfina è una visione ideale per un sabato pomeriggio al cinema: intrattiene senza stupire, diverte senza rivoluzionare. Le performance di Quaid e la Midthunder danno sostanza a un film che, pur restando nella comfort zone, dimostra che c’è ancora spazio per l’action movie fuori dagli schemi.
Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Mr. Morfina, nei cinema dal 27 marzo:
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