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Titolo originale: In the Land of Saints and Sinners , uscita: 06-10-2023. Regista: Robert Lorenz.

L’ultima vendetta: la recensione del film 70s di Robert Lorenz (con Liam Neeson)

17/07/2024 trailer news di William Maga

L'attore nordirlandese è al centro di un thriller intenso che lo tocca da vicino, portando in scena un periodo turbolento e complesso della storia del suo Paese

Liam Neeson e Jack Gleeson in L'ultima vendetta (2023)

Una volta ogni tanto, Liam Neeson si risveglia dal torpore post-Taken e ci ricorda che è un attore in grado di recitare davvero. Abbiamo così avuto Silence o lo splendido lavoro di doppiaggio per Sette minuti dopo la mezzanotte, ma mentre sforna a nastro progetti action-revenge molto poco memorabili a un ritmo che farebbe impallidire il collega Nicolas Cage, separare i titoli da salvare da quelli da mandare al macero diventa ogni giorno più difficile.

Tuttavia, se c’è un progetto che ultimamente l’ha obbligato moralmente a impegnarsi, questo è L’ultima vendetta (In the Land of Saints and Sinners), un dramma brutale presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia ambientato durante i famigerati Troubles dell’Irlanda del Nord e il modo in cui si sono poi insinuati nell’Eire.

Sono gli anni Settanta dei giubbotti di nylon e dei riporti, e siamo nell’Irlanda degli scoppi di violenza improvvisa e casuale. Ritrovando il regista di Robert Lorenz dopo Un uomo sopra la legge, Liam Neeson interpreta Finbar Murphy, un uomo con le mani sporche di sangue. È quel tale che ti fa ‘sparire’, e il luogo dove riposerà per sempre il tuo corpo è segnalato soltanto da un alberello appena piantato.

l'ultima vendetta film poster 2024Naturalmente, il fetore della polvere da sparo accumulato negli anni lo sta nauseando da un pezzo, quindi intende abbandonare l’attività di omicidio su commissione per dedicarsi a … qualcosa. Fiori, una relazione con la futura vedova della porta accanto (una versione di John Cusack più coraggioso ma tenero), una sorta di fantasia da ‘e vissero tutti felici e contenti’. “Questo è tutto ciò che sai”, si schernisce il faccendiere Robert McQue (un Colm Meaney al suo meglio, affascinante e brutale), ed è tutto ciò che tutti sanno di Murphy.

È la realtà non dichiarata di Murphy, che tutti nella piccola città rurale in cui vive sanno che si sta guadagnando da vivere in qualche modo ed è meglio non curiosare troppo. Naturalmente, un’unità di artificieri dell’IRA decide di nascondersi nel suo piccolo angolo di paradiso costiero proprio quando lui ha deciso di non essere più quello che è.

La violenza è la fonte a cui si abbevera L’ultima vendetta, che guarda non nascostamente a Un uomo tranquillo di John Ford. Quando esplode, è breve, crudele e assolutamente distruttiva. Soprattutto, è completamente deromanticizzata. La sceneggiatura di Mark Michael McNally e Terry Loane rifiuta di schierarsi politicamente, aggiungendo invece giustificazioni più personali al motivo per cui Doireann McCann (una performance fragile e crudele di Kerry Condon) finisce per piazzare bombe nei pub e chiudere un occhio sul fratello idiota e violento, Curtis (Desmond Eastwood).

Ma è davvero così diverso dal modo in cui Garda (il sempre eccellente Ciarán Hinds) chiude un occhio su qualsiasi cosa Finbar stia combinando? Inoltre, la sceneggiatura sottolinea come l’idea romantica dell’Irlanda di provincia sia in contrasto con l’orribile spargimento di sangue inflitto in suo nome e come i terroristi che sostenevano di difenderla fossero responsabili di riportare la carneficina oltre il confine.

l'ultima vendetta film liam neesonNon è naturalmente il Liam Neeson di Schindler’s List, ma in quanto cattolico nordirlandese porta il peso e il pathos del legame personale con questi orrori. L’inevitabile e sanguinoso scontro a fuoco non ha catarsi, consentendo all’ormai veterano (in molti sensi della parola) attore d’azione di giocare contro quello che è diventato sempre più un cliché.

Robert Lorenz può compromettere un po’ i suoi sforzi grazie a una musica non troppo sottile che evoca le composizioni di Ennio Morricone per gli spaghetti western di Sergio Leone (inoltre, l’inclusione di Jack Gleeson nel ruolo del ‘sostituto’ di Murphy, più giovane e più spavaldo, rende evidenti i temi dell’età e del rimpianto).

Ma la tranquillità di Liam Neeson non è semplicemente come il tipico silenzio del ‘duro’. Rimanda piuttosto ad un’introspezione malinconica che dà frutti sorprendentemente significativi.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di L’ultima vendetta, nei nostri cinema dal 17 luglio: