A rivelare il retroscena e i pieni originari è stato Daniel Logan
Boba Fett aveva un conto in sospeso. In Star Wars: Episodio II – L’Attacco dei Cloni, il giovane Boba assiste alla decapitazione del padre Jango Fett, ucciso da Mace Windu durante la Battaglia di Geonosis.
Per Daniel Logan, che interpretò Boba a soli 13 anni, la direzione narrativa sembrava chiara: il giovane cacciatore di taglie avrebbe ottenuto la sua vendetta. Ma quando La vendetta dei Sith arrivò nei cinema, non solo Boba non compariva nella storia, ma la morte di Mace Windu avveniva per mano di Palpatine.
Non era sempre stato questo il piano però.
Durante un recente panel al GalaxyCon di Richmond, Logan ha rivelato che era stato inizialmente previsto per lui di tornare in Episodio III, dove avrebbe avuto la possibilità di eliminare personalmente Mace Windu.
Logan ha spiegato che George Lucas lo aveva tenuto sotto contratto per La vendetta dei Sith, e che il titolo del film non era ancora stato deciso.
“George Lucas mi aveva confermato per Revenge of the Sith, ma il titolo non era ancora stato finalizzato. Credo che sarebbe potuto essere Revenge of the Fett, perché la storia—che potete trovare online—prevedeva una scena d’arena tra Boba Fett e Mace Windu.”
“Mace Windu avrebbe attaccato Boba nello stesso modo in cui aveva affrontato Jango, ma stavolta Boba, avendo già vissuto quella tragedia, avrebbe reagito diversamente.
Attivavo il jetpack, mi lanciavo all’indietro lungo il terreno, estraevo le pistole di Jango e gli sparavo dritto allo stomaco.
E così Mace Windu sarebbe morto.”
Logan era entusiasta. Racconta di aver atteso impaziente alla Lucasfilm il momento in cui avrebbe girato la scena.
“Ero lì agli studi della Lucasfilm in questo stato [fa versi eccitati]. Mi dissero: ‘Okay, ti teniamo sotto contratto per un anno.’ E io: ‘Va bene!’ Continuavo a chiamare: ‘È il mio turno? È il mio turno?’”
Ma quel momento non arrivò mai.
Allora, cosa accadde? Perché Boba Fett non ebbe la sua vendetta?
Secondo Logan, fu Samuel L. Jackson a bloccare tutto.
“Samuel L. Jackson entrò nell’ufficio di George Lucas e disse: ‘Non penso che questo ragazzino dovrebbe avere il potere di uccidere un membro del Consiglio Jedi.
E poi, non voglio essere ucciso da un moccioso qualunque.’
Quel moccioso ero io.”
E così, Lucas cancellò la scena. Anziché essere ucciso da Boba Fett, Mace Windu fu fulminato e scaraventato fuori da una finestra da Palpatine.
Anche se Boba Fett non ottenne la sua vendetta sul grande schermo, l’idea non venne comunque del tutto dimenticata.
Anni dopo, Star Wars: The Clone Wars riprese la tematica, mostrando un giovane Boba che tentava di uccidere Mace Windu, ma senza successo. Mace sopravviveva abbastanza a lungo per essere poi ucciso da Palpatine.
Logan non serba rancore nei confronti di Jackson, ma ritiene che l’attore gli debba almeno un favore.
“Se mi rovini la carriera con questa cosa, almeno dammi una parte nel Marvel Cinematic Universe.
Tipo, ‘Ehi ragazzino, mi dispiace che non mi hai potuto uccidere, ma vuoi essere mio amico in Iron Man o qualcosa del genere??’”
L’idea di Boba che caccia un Mace Windu anziano per vendicare la morte del padre avrebbe potuto essere la trama perfetta per The Book of Boba Fett.
Uno scontro finale tra un Windu sopravvissuto e un Boba maturo avrebbe potuto dare senso alla serie, rendendola un vero racconto di vendetta e chiusura del cerchio.
Di seguito trovate la scena ‘incriminata’: