Horror & Thriller

I Peccatori: parliamo un po’ delle scene post-credits, con spiegazione incorporata

Ritorni, leggende del blues e un finale musicale emozionante

Attenzione: seguono spoiler su I Peccatori (Sinners). Se sapete cosa vi fa bene, avrete assaporato ogni istante dell’ultima, e senza dubbio più grande, opera di Ryan Coogler: I Peccatori, l’horror che potrebbe essere anche il più grande azzardo al botteghino nella carriera del regista (la recensione).

Sospeso tra Dal tramonto all’alba e Non è un paese per vecchi (da cui Coogler ha confermato di aver tratto ispirazione), il film con Michael B. Jordan culmina in una fusione travolgente di musica, mostri e anime perdute che finalmente trovano il loro posto—e il bello è che non è nemmeno la fine.

Al giorno d’oggi le scene dopo i titoli di coda sono spesso associate alla Marvel, perciò è una piacevole novità vedere una doppia sequenza post-credit nel nuovo film del regista di Black Panther.

Coogler infatti inserisce due scene fondamentali al termine di I Peccatori, entrambe con un grande peso nel violento e vibrante incubo che ci ha fatto attraversare. Dopo che Sammy (Miles Caton) ha lasciato la famiglia per inseguire una carriera nella musica, lo ritroviamo in un blues bar, protagonista della serata con il pubblico in piedi.

Ed è lì, mentre scorrono i titoli, che Sammy si ritrova faccia a faccia con due volti familiari che credeva persi nel tempo, tornati dal passato per un ultimo brano. È un colpo di scena orchestrato magistralmente da Coogler, un premio per chi è rimasto fino alla fine per riprendersi da questo febbrile incubo del sud.

Stack e Mary chiedono a Sammy un’ultima canzone nella scena mid-credits di Sinners. Anche se il tempo ha lasciato il segno sul chitarrista, una visita inaspettata dagli Stack non-morti (Jordan) e la sua amata Mary (Hailee Steinfeld) dimostra che loro sono rimasti intatti, ora vestiti con uno stilosissimo guardaroba anni ’90.

Sammy è senza parole alla vista dei due, e il cugino gli racconta cosa è realmente accaduto quella notte. Durante l’ultimo scontro sanguinoso con Remmick (Jack O’Connell), dopo che Mary era fuggita, i due fratelli gemelli rimasero soli a combattere fino alla morte—o almeno così credevamo. Nella loro battaglia finale, Smoke lasciò andare il fratello, facendosi promettere che avrebbe permesso a Sammy di vivere la sua vita.

Ora, con il profumo della morte che aleggia intorno al chitarrista, Stack gli chiede di suonare come quella sera, per i vecchi tempi. È un momento toccante intrecciato a scene di quel giorno fatidico, in cui la musica permette loro di viaggiare nel tempo, ricordando la comunità che si era unita per creare ciò che Sammy confessa essere stata la notte più bella della sua vita, prima che tutto andasse in malora.

Una scena che ribadisce come I Peccatori sia, in fondo, un film su persone che cercano una propria forma di libertà e una memoria condivisa, ispirata dallo stesso passato personale di Coogler. E a rendere il tutto ancora più dolce è la leggenda musicale che interpreta la versione anziana di Sammy.

Il vecchio Sammy è interpretato dalla leggenda del blues Buddy Guy. Mentre Mary e Stack sono ormai leggende a modo loro (del tipo da cui avere paura), Michael B. Jordan e Hailee Steinfeld si trovano davanti a una leggenda vera, visto che il Sammy anziano è interpretato nientemeno che dal leggendario chitarrista e cantante blues Buddy Guy.

Vincitore di otto Grammy Awards e di un premio alla carriera, ha rappresentato l’ideale da raggiungere per alcuni tra i più grandi musicisti della storia. Talenti come Eric Clapton, Jimi Hendrix, Keith Richards dei Rolling Stones e Jimmy Page dei Led Zeppelin lo hanno preso a modello per raggiungere il suo stesso livello di maestria. Per Coogler, Buddy Guy era il musicista preferito di suo zio, una scelta di casting fondamentale quanto tutte le altre.

In un’intervista al Los Angeles Times, Coogler ha ricordato il loro primo incontro: “Gli ho raccontato il film e lui mi ha raccontato la sua vita: era un figlio di mezzadri e da bambino è andato a Chicago per imparare a suonare. Mi sono messo a piangere, perché tutto quello che avevo scritto nel copione, lui lo aveva vissuto, escluse le parti sovrannaturali.”

È una breve apparizione, ma aggiunge autenticità ai dettagli reali che costituiscono l’ossatura della favola soprannaturale di Coogler, prima di tornare indietro nel tempo e mostrare il giovane Sammy nell’ultimo, emozionante finale.

Sammy fa brillare la sua luce nell’ultima scena post-credit di Sinners. Dopo aver inondato il film di musica così coinvolgente che probabilmente l’hai già messa in coda nella tua playlist, Ryan Coogler chiude Sinners con una nota perfetta: un’ultima performance della sua stella più sorprendente. Nel suo debutto assoluto come attore, Miles Caton chiude il film nei panni del giovane Sammy, mostrato mentre è seduto nella chiesa di suo padre, eseguendo una splendida versione di This Little Light of Mine.

Niente effetti, nessun altro attore che entra in scena per salutare il pubblico, solo il “figlio del predicatore” lasciato a se stesso e capace di fare meraviglie con il talento che possiede. Anche se potrebbe sembrare un pretesto per Coogler per mettere in mostra le qualità di Caton, è un pretesto che gli si perdona volentieri, in un film che non ha smesso un attimo di coinvolgerci.

È anche una scelta musicale perfetta, considerando che, pur narrando il sogno infranto di due fratelli, la storia è sempre stata incentrata su un talento in erba che ha trovato il coraggio di brillare da solo anche dopo aver vissuto un trauma immenso. È un momento intimo che celebra la musica come liberazione—e che dolce liberazione. La sua musica, proprio come i mostri che cercavano di impossessarsene, è eterna e continuerà a risuonare nella tua mente fino all’ultima nota.

Di seguito trovate intanto il trailer doppiato in italiano di I Peccatori, che arriverà nei nostri cinema il prossimo 17 aprile, che ci dà un assaggio delle sue atmosfere:

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Published by
William Maga