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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Out of Darkness , uscita: 09-02-2024. Budget: $1,500,000. Regista: Andrew Cumming.

Fuori dall’oscurità: la recensione del film horror primitivo di Andrew Cumming

03/03/2025 recensione film di Stella Delmattino

Il regista esordisce con un'opera che mescola orrore ed elementi survival per un risultato visivamente mozzafiato e inquietante

Non mancano certo i film sugli uomini preistorici; le storie ambientate ai primordi della (pre)civiltà spaziano dagli eccessi camp di 10,000 BC all’approccio più antropologico di La guerra del fuoco e The Clan of the Cave Bear.

È un genere ricco di potenzialità, che permette di esplorare grandi temi come lo sviluppo del linguaggio, i legami familiari, la contrapposizione tra caccia e raccolta, il conflitto tra Natura e cultura e molto altro.

Fuori dall’oscurità (Out of Darkness), esordio alla regia di Andrew Cumming, potrebbe essere il primo a inserire un elemento alla Predator nel mix, trasformandosi in un survival horror ambientato 45.000 anni fa. Qui, un piccolo gruppo di vagabondi si raccoglie attorno a un fuoco, disperatamente in cerca di un riparo.

Fuori dall'oscurità (2024) film posterIl più anziano, Odal (Arno Lüning), racconta alla giovane Heron (Luna Mwezi) una storia per spiegare le loro difficoltà attuali: suo padre, Adem (Chuku Modu), guida il gruppo attraverso l’oceano per sfuggire alla loro terra desolata e trovare un “nuovo mondo” più fertile.

Tuttavia, i loro sforzi sono stati vani: non hanno ancora trovato una casa adatta, solo terreni rocciosi e un’esposizione continua agli elementi. Gli altri membri del gruppo sono Ave (Iola Evans), la compagna di Adem, in attesa di un figlio; Geirr (Kit Young), il fratello minore di Adem; e Beyah (Safia Oakley-Green), una giovane adottata dal gruppo con l’idea che un giorno possa dare alla luce nuovi membri. Quando Beyah scopre di essere entrata nella pubertà, questa rivelazione innesca una serie di eventi sempre più drammatici, aggravati da un’entità sconosciuta che si aggira nelle tenebre.

Il gruppo precario di viaggiatori inizia a sfaldarsi sotto la pressione crescente: Adem informa Beyah, con inquietante naturalezza, che presto dovrà dargli un figlio. Odal, il più superstizioso, teme che il sangue mestruale attiri i demoni e considera la terra maledetta. Ave è indifferente al disagio di Beyah, sostenendo che, non essendo una cacciatrice, il suo unico contributo al gruppo è la procreazione.

Nel frattempo, i membri del gruppo si imbattono nel carcassa di un mammut: qualcosa di grande e intelligente ha spinto l’animale giù da una scogliera, segno evidente che sono a loro volta prede di un cacciatore invisibile. Al calare della notte, la creatura emerge dall’ombra e rapisce Heron, spingendo Adem a condurre il gruppo in una foresta densa per ritrovarlo. Ma la decisione divide il gruppo: l’area è sconosciuta e pericolosa, e interrompe la loro ricerca di un riparo stabile. Determinato a proseguire, Adem viene infine attaccato dallo stesso essere che ha rapito Heron. Senza una guida, affamati e con un bambino in arrivo, i superstiti scivolano nel caos più totale.

Fuori dall’oscurità è un horror puro, che sviluppa rapidamente la sua trama e mantiene alta la tensione con momenti di violenza esplicita, anche se il vero interesse di Cumming sembra risiedere più nell’atmosfera cupa e nel senso di minaccia costante.

Il film è fortemente valorizzato dalla colonna sonora inquietante e atonale di Adam Janota Bzowski e dalla straordinaria fotografia di Ben Fordesman, che crea un’esperienza tesa ma paziente. Girato per lo più con luce naturale, e con un uso minimo di color correction in post-produzione, ricorda per certi versi le opere paesaggistiche di Scott Barley o Chris Lynn: le figure umane appaiono costantemente piccole e isolate, contrapposte all’immensità degli spazi aperti o schiacciate dalla densità opprimente della foresta.

L’estetica è sublime, ogni rumore di rami spezzati o vento tra gli alberi alimenta la paranoia e il senso di pericolo imminente.

Questo piccolo gioiello del cinema indipendente riesce insomma ad andare oltre il semplice thriller di sopravvivenza, affrontando temi più ampi come la nascita della violenza insediativa e i primi segni di guerre intestine tra esseri umani. Un film audace e ambizioso, che unisce riflessione filosofica e brutalità primitiva, con risultati assolutamente memorabili.

Di seguito il trailer internazionale di Fuori dall’oscurità:

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