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Voto: 6/10 Titolo originale: The Bay , uscita: 13-09-2012. Budget: $2,000,000. Regista: Barry Levinson.

Dossier: The Bay (2012), Barry Levinson scommette sul ritorno dell’eco-horror, e perde

29/12/2024 recensione film di Marco Tedesco

Il regista tentava un'incursione nel genere insolita per lui, per un risultato non premiato dal pubblico ma interessante per molti aspetti

L’eco-horror non è un sottogenere molto discusso, purtroppo. Può trattare di qualsiasi cosa, da animali che attaccano per la loro improvvisa voglia di carne umana, come in Grizzly, fino a storie in cui l’uomo non ha mostrato abbastanza rispetto alla Natura, come in Long Weekend.

Il periodo d’oro di questi film è senza dubbio negli anni ’70, con titoli come Profezia, The Swarm, Piranha, Fase 4: distruzione Terra e altri piccoli grandi classici. Sebbene la produzione di queste opere sia diminuita nel tempo, ci sono stati comunque alcuni spunti degni di nota tra la fine degli anni ’90 e il 21° secolo.

Non riusciamo a smettere di rovinare il pianeta e, mentre lo facciamo, ci viene costantemente ricordato che la Terra potrebbe rispondere in modi come quelli visti in L’alba del giorno dopo o, per una versione più comica, in E venne il giorno.

Un esempio particolare di eco-horror che, nonostante buone recensioni, non ha recuperato il suo budget, è il film found footage del 2012 The Bay). Diretto da un regista che non è tradizionalmente noto per le incurisioni nell’horror, rimane uno degli esempi più interessanti di “pecora nera” del genere.

Prima di entrare nel vivo della recensione, è giusto menzionare che The Bay presenta dei problemi non secondari. La caratterizzazione della protagonista è un po’ fastidiosa, e l’uso di attori sconosciuti o poco noti in ruoli centrali porta spesso a performance poco incisive.

The Bay (2012) film posterLa protagonista, Donna, è interpretata da Kether Donahue. È un peccato che la sua performance appaia un po’ rigida, dato che si tratta di una talentuosa attrice, attiva sia nel doppiaggio che sullo schermo, con lunghe partecipazioni in serie come You’re the Worst e B Positive. Colleghi come Christopher Denham, Frank Deal, e Kristen Connolly (poi protagonista di Quella caa nel bosco) sono tra quelli che spiccano, ma la loro presenza non basta a rendere i personaggi completamente memorabili.

Non è chiaro se dipenda dalla sceneggiatura, dalla regia o dal modo in cui sono stati interpretati i personaggi, ma qualcosa non funziona del tutto. Tuttavia, va notato che questa stranezza conferisce a The Bay una dimensione di realismo che lo rende interessante.

Il regista, Barry Levinson, non è certo il primo nome che verrebbe in mente parlando di horror. Sebbene abbia realizzato grandi film come A cena con gli amici (1982), Rain Man, e Sesso & potere, non aveva grande esperienza nel genere. L’unico altro film che potrebbe avvicinarsi è infatti Toys – Giocattoli, con Robin Williams.  La sceneggiatura è di Michael Wallach, ed è anche il suo unico film a curriculum.

La genesi di The Bay è interessante, perché inizialmente non doveva essere un film horror. Levinson era stato infatti chiamato per produrre un documentario sui problemi di inquinamento che affliggono la baia di Chesapeake, ma, quando si rese conto che la Frontline aveva già trattato l’argomento, decise di trasformare quella storia tragica in un film dell’orrore. Levinson ha poi dichiarato che il film è “per circa l’80% basato su fatti reali”.

Inizialmente, la sceneggiatura di The Bay era più breve e con meno personaggi, ma Levinson decise di trasformarlo in qualcosa sull’allora popolare stile del found footage. Non lo fece per capitalizzare sulle tendenze del momento o per cercare di fare il botto al botteghino, ma in realtà fallì, guadagnando solo 1.6 milioni di dollari su un budget di 2 milioni.

La decisione di Levinson di usare filmati di tutte le persone coinvolte nell’evento, piuttosto che limitarsi a quelli girati dalla troupe del documentario, si rivelò una scelta interessante e apprezzabile, visto che invece di cercare di rendere la tecnologia del tempo ‘secondaria’, il regista la utilizza per raccontare la sua storia in modo completo.

Seguono SPOILER

Come scopriremo più tardi, infatti, i vari filmati furono raccolti, montati e successivamente divulgati al pubblico per avvertire l’intero paese. La trama di The Bay ruota attorno a quella che considero una tipica storia di eco-terrorismo. L’uomo gioca con le radiazioni, uccide animali e danneggia l’ambiente, pagandone il prezzo massimo, mentre i politici e la cittadina cercano di sopravvivere e nascondere i fatti.

Gli isopodi che vivono nella baia sono stati mutati in modo tossico a causa di tutta la spazzatura animale, in particolare degli scarti di pollo, riversati nelle acque. I polli venivano alimentati con steroidi, il che ha provocato una crescita rapida degli isopodi, che ora sono aggressivi. Nelle prime fasi, durante i festeggiamenti del 4 luglio, molte persone cominciano a manifestare problemi alla pelle, che si trasformano rapidamente in sanguinamento e morte. Sebbene sappiamo che la reporter, che racconta la storia, sopravviverà, ogni altro personaggio che incontriamo è immerso nell’incertezza, con la suspense che cresce man mano che si sviluppano gli eventi.

Jane McNeill in The Bay (2012)Il film è strutturato in una serie di riprese da diversi punti di vista: la reporter Donna, il suo cameraman, il medico principale dell’ospedale, il sindaco, la polizia, gli oceanografi che scoprono il problema, e la famiglia che arriva in città troppo tardi. The Bay utilizza riprese da telecamere di sicurezza, telefoni, chiamate Zoom sui computer e telecamere delle auto della polizia, ciascuna delle quali aggiunge un pezzo importante al puzzle. Ci sono momenti spaventosi, come le scene in cui i poliziotti entrano in una casa o la chiamata al CDC.

Il dottor Jack Abrams, responsabile dell’ospedale, è costretto a vedere i suoi pazienti peggiorare senza riuscire a fermare l’epidemia. Quando chiama il CDC, le loro risposte lo frustrano, poiché non riescono a identificare o fermare il problema. La scena in cui il CDC gli consiglia di “andarsene finché è ancora in salute” è particolarmente scioccante.

Il dottore finirà per essere infettato e trascorrerà il resto del tempo in un ospedale che sembra uscito da un videogioco di Resident Evil. Una delle prime chiamate video che vediamo è di una giovane ragazza che spiega come si sente dopo essere stata infettata, e vediamo il suo corpo tra le altre vittime nel reparto ospedaliero.

La parte della polizia di The Bay contiene una scena di suspense che si trova invece all’altro estremo dello spettro, quella che vive nell’invisibile. Si tratta di una cittadina piccola, quindi non c’è una forza di polizia numerosa, ma quelli che ci sono stanno cercando di aiutare una comunità che ha davvero bisogno di essere salvata.

A un certo punto, entrano in una casa dopo aver ricevuto una chiamata che lamentava urla strane. Che sia a causa di vincoli di budget o una scelta registica, non vediamo nulla di ciò che accade all’interno della casa e invece guardiamo attraverso una ripresa sfocata e ascoltiamo tramite una registrazione audio amplificata. I deputati trovano una famiglia che sta morendo per l’infezione e l’attacco degli isopodi, ma la parte peggiore è la loro supplica e la richiesta di essere uccisi.

Vengono sparati dei colpi e uno degli agenti viene infettato e successivamente ucciso. Quando il sindaco e lo sceriffo arrivano per trovare l’auto, un ufficiale traumatizzato uccide lo sceriffo e se stesso, prima che il sindaco muoia in un incidente stradale. Scopriamo che il sindaco aveva ignorato le richieste di aiuto degli oceanografi, ormai deceduti, ed era un politico ‘classico’, ma l’intera scena è scioccante nella sua brevità e schiettezza.

Kristen Connolly e Will Rogers in The Bay (2012)Mentre ci sono altri momenti nel film che sono angoscianti o addirittura terrificanti, queste scene descrivono bene il terrore che permea The Bay. È interessante notare che è stato prodotto anche da Jason Blum e Oren Peli di Paranormal Activity, poco prima che la Blumhouse diventasse la principale casa di produzione di film horror. Un altro aspetto che colpisce è l’uso sapiente di effetti pratici e CGI quando necessario. Nonostante gli eventi e le creature siano esagerati, gli isopodi mostrati sono reali.

Il Cymothoa Exigua è infatti un parassita davvero esistente che si attacca alla lingua di un pesce e la sostituisce, nutrendosi del sangue del pesce. Questo è già terrificante di per sé, ma vedere questi parassiti delle dimensioni che hanno e che attaccano gli esseri umani è qualcosa di completamente diverso. Questo dà un contesto ancora più spaventoso quando un grande banco di questi isopodi attacca e uccide gli oceanografi.

Ad ogni modo, non è insolito relegare The Bay tra i titoli invisibili di quell’anno, dato che nel 2012 uscirono film di successo come Prometheus, Sinister, nuovi capitoli di Underworld, Paranormal Activity e Resident Evil, Quella casa nel bosco, The Innkeepers, e The Woman in Black.

Anche altri film found footage intriganti e popolari, come il quarto Paranormal Activity, Chernobyl Diaries, e il primo VHS, vennero distribuiti in quel periodo. Sebbene non sia il miglior titolo di questa lista, The Bay resta piuttosto diverso da molti altri horror e found footage, e ha riportato brevemente in vita un genere quasi dimenticato, l’eco-horror.

Il trailer italiano di The Bay: