Home » Cinema » Azione & Avventura » Dossier: James Bond e l’origine incerta del codice 007 dell’agente segreto

Dossier: James Bond e l’origine incerta del codice 007 dell’agente segreto

25/02/2025 news di Stella Delmattino

Lo stesso Ian Fleming lo spiegò

ian fleming 007

Il film del 2006 Casino Royale si apre con una sequenza in bianco e nero che mostra – per la prima volta – James Bond prima che diventi un agente doppio zero.

Daniel Craig, nei panni della spia britannica, non ha ancora ottenuto la sua licenza di uccidere, ma nella scena d’apertura riesce a completare il numero di uccisioni necessarie per guadagnare il titolo di 007.

A Praga, Bond irrompe nell’ufficio dell’agente traditore dell’MI6 Dryden (Malcolm Sinclair), che lo provoca rivelando di sapere che non ha ancora ottenuto il suo status di doppio zero. “Il tuo dossier non mostra uccisioni”, dice Dryden, “e per ottenerlo servono…”, prima che Bond lo interrompa con un glaciale “Due.”

Segue un breve flashback in cui vediamo Bond eliminare il contatto di Dryden dopo una violenta lotta in bagno, rivelando così di aver già completato il primo omicidio necessario per ottenere il codice 00. Quando Dryden gli dice che il secondo omicidio è sempre più facile del primo, Bond lo interrompe sparandogli a sangue freddo e chiudendo la scena con una delle battute più memorabili della saga: “Sì, considerevolmente.”

daniel craig james bondIn soli tre minuti, Casino Royale racconta la nascita dell’agente 007, con una sequenza potente e concisa. Tuttavia, mentre il film rimane abbastanza fedele al romanzo originale di Ian Fleming del 1953, questa scena iniziale non è esattamente il modo in cui le cose andarono nel libro.

L’origine del codice 007 rimane avvolta nel mistero, sia nell’universo narrativo che nella realtà, e la spiegazione di come Fleming abbia scelto quei tre numeri è ancora oggi dibattuta. Inoltre, Craig non sarebbe dovuto essere il primo Bond a ottenere una storia sulle sue origini, poiché un film con protagonista Timothy Dalton avrebbe potuto esplorare la stessa idea molti anni prima.

Come James Bond ha ottenuto il codice 007 nei libri

James Bond è nato nel 1952, quando Ian Fleming, ex ufficiale della British Naval Intelligence, scrisse il suo primo romanzo di spionaggio, Casino Royale. Pubblicato nel 1953, il libro racconta di come Bond viaggi in Francia per battere Le Chiffre, un membro dei servizi segreti sovietici, in un’alta partita di baccarat.

Nel romanzo, il codice 007 viene introdotto nel terzo capitolo, intitolato proprio “Il numero 007”. Bond spiega che il prefisso 00 significa che l’agente ha ucciso almeno una persona a sangue freddo durante una missione. Tuttavia, il libro non chiarisce del tutto la questione: Bond racconta a René Mathis che ha compiuto “due incarichi” per i quali è stato premiato con il codice doppio zero, suggerendo che, come nel film del 2006, avesse dovuto eliminare due bersagli per ottenere il titolo.

Nel romanzo, Bond specifica anche che i due omicidi sono avvenuti in due missioni diverse, una a New York e l’altra a Stoccolma. Sembra quindi che il codice 007 sia stato effettivamente conferito dopo due omicidi, proprio come nel film con Daniel Craig. Tuttavia, Casino Royale (il libro) non chiarisce mai se il codice 00 comportasse anche la famosa “licenza di uccidere”, concetto che Fleming introdusse solo nel terzo romanzo della saga, Moonraker (1955).

connery bond thunderballQuando il primo film di Bond, Licenza di Uccidere (1962), arrivò al cinema, la licenza di uccidere era ormai data per scontata, e nessuna spiegazione venne fornita nell’universo cinematografico fino a Casino Royale del 2006. Tuttavia, un film sulle origini di Bond era quasi stato realizzato molto prima, e non stiamo parlando dell’oscura serie animata James Bond Jr..

Da dove viene il codice “007”? Il vero mistero dietro la creazione di Fleming

Mentre l’origine narrativa del codice 007 è chiara, come Ian Fleming scelse proprio quei numeri resta una questione irrisolta. Lo scrittore Jim Wright, nel suo approfondimento per la rivista The Real James Bond, ha esplorato varie teorie sull’origine del codice, ma la quantità di storie apocrife è impressionante.

Alcuni sostengono che Fleming abbia preso 007 dal numero di una camera d’hotel, da una linea di autobus, o persino da un racconto di Rudyard Kipling intitolato “.007”. Il James Bond 007 Museum in Svezia sostiene questa ultima teoria, ma non esistono conferme ufficiali.

Una delle storie più popolari lega il codice 007 all’agente segreto John Dee, consigliere della regina Elisabetta I. Nel suo libro del 1968, Donald McCormick affermò che Dee firmava i suoi messaggi alla regina con “00” per simboleggiare “gli occhi della sovrana” e il numero 7 per il suo significato esoterico. Questa teoria fu ripresa per decenni, persino da The Guardian e New Scientist, ma in seguito venne smontata dallo storico Jeremy Duns, che definì McCormick “un truffatore”. Anche Katie Birkwood, bibliotecaria del Royal College of Physicians, ha dichiarato che non esiste alcuna prova di questa teoria.

Quindi, da dove viene realmente il 007?

roger-moore-bond-007Ian Fleming e la spiegazione ufficiale di “007”

Prima della sua morte nel 1964, Fleming rivelò in un’intervista a Playboy che il codice 00 era ispirato ai messaggi segreti dell’Ammiragliato britannico durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Il prefisso doppio zero non è completamente inventato. L’ho preso dall’Ammiragliato, dove all’inizio della guerra tutti i segnali top secret avevano il prefisso 00. Questo codice fu poi cambiato per motivi di sicurezza, ma mi rimase impresso e lo usai per Bond.”

Quindi, sappiamo che il doppio zero deriva dalla Marina Britannica, ma il numero 7?

Secondo Jim Wright, la spiegazione più accreditata è anche la più semplice: Fleming scelse il numero 7 perché è considerato “fortunato” e perché è uno dei numeri più popolari nella cultura occidentale.

Forse non sapremo mai con certezza assoluta perché Ian Fleming scelse proprio 007 come codice di James Bond, ma forse è meglio così. Un velo di mistero aggiunge solo fascino alla leggenda di 007, proprio come il personaggio stesso.

Di seguito una scena da Casino Royale: