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Dossier: i film di Resident Evil e il finale molto più strano non arrivato al cinema

04/03/2025 trailer news di William Maga

The Final Chapter ha solo apparentemente chiuso la saga, deviando dalla novelization che introduceva invece un percorso interessante

Ah, la novellizzazione hollywoodiana. Un tempo componente fondamentale del marketing cinematografico, ha perso gran parte della sua funzione con l’avvento dell’home video, che ha reso superflua la necessità di una trasposizione letteraria del film.

Eppure, la novelization è sopravvissuta, specialmente nei film di genere, grazie alla consapevolezza da parte di studi, produttori e autori che i fan più accaniti avrebbero apprezzato il valore collezionistico di questi libri.

Anzi, l’attrattiva delle novelization risiedeva proprio nelle libertà creative che gli autori si prendevano, spesso per via dell’accesso a sceneggiature provvisorie o di scadenze editoriali che imponevano loro di lavorare su materiali incompleti. Il risultato? Una sorta di contenuto bonus per gli appassionati, che potevano esplorare i pensieri dei personaggi o leggere scene mai girate o eliminate dal montaggio finale.

Nella maggior parte dei casi, queste aggiunte venivano considerate non canoniche. Tuttavia, nel caso della saga cinematografica di Resident Evil, con protagonista Milla Jovovich nel ruolo di Alice, il concetto di “canone” è sempre stato piuttosto flessibile.

I sei film che compongono la saga, a partire da Resident Evil (2002), hanno portato a una conclusione apparente con Resident Evil: The Final Chapter (2016). Ma nonostante il titolo suggerisca una chiusura definitiva, la serie è tutt’altro che lineare. Ogni film termina infatti con un cliffhanger o con un suggerimento per il seguito, ma i capitoli successivi raramente riprendono quelle premesse.

La saga diretta (e spesso scritta e prodotta) da Paul W.S. Anderson non è mai stata costruita su una continuità rigorosa, ma piuttosto su un’idea narrativa in cui tutto può accadere.

Milla Jovovich RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER.L’autore Tim Waggoner ha apparentemente abbracciato questa filosofia nella novelization di Resident Evil: The Final Chapter, che presenta numerose differenze con il film. Alcune potrebbero derivare da versioni precedenti della sceneggiatura o da scene eliminate, ma l’elemento più sorprendente è senza dubbio il finale alternativo, probabilmente mai destinato al grande schermo.

Resident Evil e l’incontenibile Albert Wesker

Resident Evil: The Final Chapter aveva l’arduo compito di chiudere sei film di trame e personaggi, oltre a tutti gli elementi che avrebbero potuto essere ripresi dai videogiochi. Il risultato è stato un finale caotico, che non ha risolto molte delle questioni lasciate in sospeso.

Il capitolo precedente, Resident Evil: Retribution, sembrava preannunciare un finale epico, ma il film non è riuscito a mantenere quella promessa, forse a causa di ritardi di produzione, cambiamenti di sceneggiatura e della generale incoerenza tra i sequel.

Anderson, tuttavia, ha cercato di dare una chiusura accettabile concentrandosi esclusivamente su Alice, completando la sua evoluzione narrativa, ma lasciando molti personaggi in un limbo.

Uno dei maggiori sacrificati è Albert Wesker (Shawn Roberts), che aveva guadagnato sempre più spazio nella saga a partire da Resident Evil: Extinction (2007). Nei film, Wesker era stato ritratto come il capo della Umbrella Corporation, dotato di poteri sovrumani grazie all’infezione del T-virus. Un contraltare perfetto per Alice, anch’essa mutata dal virus.

Tuttavia, in The Final Chapter, Wesker, che in Retribution sembrava aver cambiato fazione, viene ridotto a un semplice scagnozzo del vero antagonista, il Dott. Alexander Isaacs (Iain Glen), visto per l’ultima volta in Extinction.

Wesker e il finale alternativo della novelization

Forse è per questo che Waggoner ha deciso di dare a Wesker una possibile resurrezione nel romanzo di The Final Chapter, in netto contrasto con il suo destino nel film. Nella pellicola, Wesker tradisce Alice e poi viene licenziato dalla Umbrella, morendo dopo aver attivato una bomba a tempo che distrugge l’ultimo rifugio della compagnia, l’Alveare. Un finale confuso e insoddisfacente per un personaggio così potente e determinato.

resident evil final chapterNel libro, invece, il destino di Wesker è lasciato aperto, con un inquietante accenno a un suo ritorno:

“Miglia sotto le rovine dell’Alveare, compresse in minuscole fessure della roccia, le cellule che un tempo erano il sangue di Wesker attendevano. Così in profondità, erano al sicuro dagli effetti dell’antivirus, e qui sarebbero rimaste in stasi per mesi, anni, persino secoli, se necessario, fino a quando il mondo in superficie non fosse stato di nuovo sicuro per loro. Lo avrebbero percepito quando sarebbe accaduto, e quando sarebbe successo — come doveva succedere, prima o poi — avrebbero iniziato a risalire. E allora… allora il divertimento sarebbe ricominciato.”

A prima vista, questa scena potrebbe sembrare il tentativo di Waggoner di gettare le basi per un sequel letterario, o un omaggio ai cliffhanger tipici della saga. Tuttavia, il passaggio risulta perfettamente in linea con lo spirito del film, se non con la sua trama effettiva. Nella pellicola, Alice, ormai priva del T-virus, parte infatti per una nuova missione, sapendo che l’antivirus impiegherà anni a purificare il mondo e che dovrà continuare a combattere contro i residui dell’infezione.

Era davvero il capitolo finale?

In definitiva, Resident Evil: The Final Chapter è “finale” solo nel nome. Il suo epilogo lascia ampi spazi aperti per futuri sviluppi. La saga segue in realtà una tradizione consolidata nel cinema horror, dove numerosi film dichiarati “l’ultimo capitolo” (The Final __) si sono poi rivelati tutt’altro che definitivi (Mission: Impossible, vedremo se seguirai la stessa sorte…).

Anche se le probabilità di un nuovo film con Alice sembrano al momento molto scarse, mai dire mai. E chi può dire che un po’ di sangue di Wesker non sia sopravvissuto, come suggerisce Waggoner?

Di seguito trovate la scena finale di Resident Evil: The finale chapter:

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