Ben Affleck riflette sul suo Batman e su cosa è andato storto nel DCEU
25/03/2025 news di Stella Delmattino
L'attore è tornato a parlare del personaggio

Poche scelte di casting nella storia del cinema supereroistico hanno suscitato un tale shock come quella di Ben Affleck nei panni di Batman. È difficile ricordarlo ora, ma quando nel 2013 venne annunciato che Affleck avrebbe interpretato l’Uomo Pipistrello in Batman v Superman di Zack Snyder (prima ancora che fosse aggiunto il sottotitolo Dawn of Justice), internet esplose.
Ancora oggi c’è chi ama l’interpretazione cupa e disillusa di Affleck nei panni del Cavaliere Oscuro, e chi la detesta apertamente. Ma una cosa è certa: l’esperienza non fu affatto semplice. E Affleck sembra aver ben chiaro il motivo.
In una recente e approfondita intervista concessa a GQ, il regista premio Oscar di Argo e Air è tornato a riflettere su ciò che è andato storto nella sua parentesi nei panni di Batman nel DCEU, o Snyderverse, come è stato ribattezzato dai fan.
Affleck non ha mai ottenuto un film da solista, nonostante fosse inizialmente previsto che dirigesse The Batman, con Deathstroke come antagonista. I film in cui è apparso, inoltre, sono stati al centro di forti polemiche. Eppure, le sue parole sulle fasi iniziali dell’esperienza sono sorprendentemente positive:
“Mi sono davvero divertito. Ho amato fare il film di Batman. Ho adorato Batman v Superman. E mi sono piaciute le mie brevi apparizioni in The Flash e quando ho lavorato con Viola Davis in Suicide Squad per un paio di giorni. Dal punto di vista creativo, mi piaceva molto l’idea e l’ambizione che avevo per quel personaggio, ovvero un Bruce Wayne anziano, spezzato, danneggiato. Ed era qualcosa che abbiamo davvero perseguito nel primo film.”
Come ricorda lo stesso Affleck, l’idea di Snyder era quella di presentare un Batman di mezza età, sulla quarantina, già segnato da anni di lotta contro il crimine. Nonostante la ricezione divisiva di Batman v Superman, Affleck ha parole di stima per il regista e per quell’esperienza. Ma tutto cambiò con Justice League.
La produzione di Justice League (2017) fu un vero disastro, e il film si rivelò un fallimento al botteghino. La pellicola rappresentò il punto di rottura del DCEU, con Zack Snyder costretto a lasciare il progetto e Joss Whedon, regista di The Avengers, incaricato di completare il film con pesanti riscritture e nuove riprese.
Da lì nacque il movimento #ReleaseTheSnyderCut, che portò infine alla distribuzione della versione originale del film. Ma ormai il danno era fatto.
Cosa accadde realmente dietro le quinte? La reazione negativa a BvS scosse la Warner Bros., ma Justice League era già in produzione avanzata. Si generò così un conflitto di visione. Affleck ha spiegato come, secondo lui, tutto sia precipitato:
“Quello che è successo è che il film ha cominciato a spostarsi verso un pubblico troppo adulto. Anche mio figlio all’epoca aveva troppa paura per guardarlo. E quando ho visto ciò, ho pensato: ‘Oh merda, abbiamo un problema’. Poi c’era un regista che voleva continuare su quella strada e uno studio che invece voleva recuperare il pubblico più giovane: due entità, due persone che volevano fare cose completamente diverse. Ed è una pessima ricetta.”
Affleck ha ormai voltato pagina. Nel 2022, The Batman di Matt Reeves, con Robert Pattinson nel ruolo del protagonista, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica. Ora, con James Gunn e Peter Safran alla guida del reboot del nuovo DC Universe, un nuovo Batman sarà protagonista di The Brave and the Bold.
Affleck potrebbe anche tornare dietro la macchina da presa per un progetto DCU, ma la sua esperienza da attore nei panni del Cavaliere Oscuro è ufficialmente conclusa. La ‘Zack Snyder’s Justice League’ ha rappresentato una sorta di compromesso per i fan, ma per Affleck è stata la fine di un percorso ambizioso, travagliato e segnato da visioni inconciliabili.
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